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"Ciao, volevo farvi presente una situazione diventata insostenibile, secondo me di anno in anno sempre a peggiorare, della pulizia della spiaggia ....non voglio essere una fiscale , ma credo i bivacchi e i campeggi /pernottamenti in spiaggia siano diventati ingestibili e non più sostenibili...c'è sporcizia ovunque ....legni bruciati, quindi immagino si facciano anche fuochi (vietatissimi, insieme al campeggio se dobbiamo dirla tutta) oggi abbiamo dovuto spostare il telo mare perché abbiamo trovato, o meglio purtroppo sentito, odore di cacca...e in effetti sotto la sabbia c'era della cacca, non so se animale o umana, sarei più propensa alla seconda ipotesi ....è inammissibile, una delle spiagge più belle della riviera sta diventando un letamaio, un porcile, per non parlare della sporcizia lungo lo stradello e arrivati in cima al parcheggio piccolo di mezzavalle (il principale )come è possibile gestire questa cosa? a chi mi posso rivolgere?? sono vent'anni che vengo e mi fa male il cuore vedere di anno in anno mezzavalle diventare sempre più maltrattata..."
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Dopo due settimane di app sono qui a disdire la mia prenotazione per non essere inserita nella temuta black list. Il meteo si è ribellato e ha fatto cambiare programma ai prenotati della domenica.
Per fortuna la mia testa non ammette di dover pianificare il w.e. con settimane di anticipo perchè è normale svegliarsi al mattino e decidere di andare al mare ma oggi le regole impongono questo.
La domanda giusta è perché?
Per il covid? Inizialmente pensavo di sì e così cercavo di dare una giustificazione ad una procedura innaturale ed insensata.
Ma col passare del tempo non si può dire più neanche questo dal momento che le città stanno ripartendo per tutte le varie attività e questo fa pensare che l’emergenza sanitaria sia superata o comunque sulla buona strada per farlo.
Le scelte operate in questi mesi nel nostro comune sono state tante, restrittive e discutibili per certi versi ma allo stesso tempo efficienti visti i risultati e tutti noi ci siamo adattati.
Ma l’adattamento è segno di maturità laddove ha senso.
Quello che vedo in essere oggi nella realtà anconetana però è poco coerente perchè le decisioni attuali intervengono nei diversi ambiti suscettibili di assembramento in maniera impari: tra spiaggia e spiaggia all’interno dello stesso comune in primis, nei parchi, nelle piazze, ecc.
Potrei per assurdo portare tutti i giorni della settimana i miei figli al parco senza restrizioni numeriche o di altro tipo, se non un distanziamento fisico, o andare a cena fuori con gli amici ma per andare in una spiaggia LIBERA devo essere registrata e la postazione del mio ombrellone prestabilita da altri e se volevo fare quattro chiacchiere in spiaggia di sera fino a qualche giorno fa ero una fuorilegge.
Mi sento in difficoltà perché quel mare che mi ha fatto sempre sentire libera oggi mi costringe a sottostare a regole inutili e incomprensibili.
Sono disorientata ed arrivata al punto di sentirmi stupida..stupida perché non voglio rinunciare ad un mare a cui ho diritto, e per cui mi trovo obbligata a scaricare ed usufruire di un'applicazione insensata e mal gestita per poter accedere alle spiagge che frequento, e stupida perché non ho il coraggio di non scaricarla ed andare ugualmente perché sono una persona che rispetta le regole e non voglio rischiare di prendere una multa che coinvolgerebbe non solo me ma anche la famiglia che mi porto dietro.
Da l’impressione che le restrizioni applicate, tra l’altro solo ad alcune delle spiagge libere anconetane, servano solo come autotutela per poter dire che a livello amministrativo è stato fatto qualcosa perché la gestione della spiaggia, come di tutti gli altri ambienti, può cambiare solo se ci sono le basi nel senso civico di ognuno di noi.
Ribellarsi a questo sembra una lotta contro i mulini a vento perché quando i giochi sono fatti ed i soldi spesi per mettere in atto procedure e modalità di accesso e permanenza alle spiagge è difficile pensare che si possa fare un passo indietro soprattutto dal momento che i tentativi di confronto nella fase preventiva non sono stati ben accolti.
Le persone intelligenti però quando sbagliano poi ritornano sui propri errori per trovare la soluzione più giusta, perché è normale sbagliare soprattutto in situazioni come queste in cui le scelte emergenziali da prendere all’ordine del giorno sono tante.
Basi per ombrelloni e teli a Mezzavalle così come sono stati impostati almeno sulla carta che significato hanno?
Chiunque approdi alla spiaggia libera può aver bisogno di un riparo dal sole, sempre distanziato dagli altri come indicato dalle disposizioni, ma senza bisogno di sentirsi dire quale è la posizione del proprio stallo e senza distinguere se si è soli o in compagnia di bambini, congiunti o amici altrimenti la libertà si vanifica.
Sarebbe stato sufficiente indicare come ovunque le opportune norme di comportamento da osservare per il distanziamento fisico in spiaggia ed idonea attività di vigilanza a monitorare il rispetto delle regole imposte.
Il modo in cui ci troviamo a vivere alcune delle spiagge libere comunali è una presa in giro per tutti noi che abbiamo bisogno di ritrovare il nostro mare e quella socialità di cui ora più che mai abbiamo bisogno dopo mesi di isolamento e che è più facile ricreare nei w.e..
Stupidi tutti noi che stiamo seguendo questa ingiusta app ma...se rinunciamo alle spiagge libere chi ci perde?..noi!
..e chi ci guadagna?..i turisti, i furbi, gli amanti delle app pronti con un click a prenotare qualunque cosa!
Non voglio rassegnarmi e mi auguro che chi di dovere prenda atto degli errori commessi e capisca che queste decisioni a cui dovremmo sottoporci non sono le più giuste.
Claudia
5 giugno 2020
Mezzavalle: spiaggia libera … su prenotazione !?!
E’ un’evidente contraddizione nei termini…ma questa è la situazione che dobbiamo affrontare visti i Decreti Legge del Presidente del Consiglio relativi alla fase 3 della pandemia e le disposizioni attuative del Comune di Ancona.
Come membro del Comitato Mezzavalle Libera vorrei fare il punto della situazione e chiarire come e perché, secondo me, le nostre posizioni e proposte sulle modalità di accesso alla spiaggia in tempi di corona virus sono evolute nel corso degli ultimi mesi. Il mio è un contributo per il confronto e la discussione, non vuole rappresentare le opinioni di tutti i membri del comitato.
Premetto che personalmente non condivido le teorie negazioniste e complottiste, per cui il corona virus sarebbe un’invenzione o comunque il Governo le Autorità locali esagererebbero volutamente il pericolo di contagio per altri fini diversi da quelli della salute pubblica).
APRILE 2020: per via dell’epidemia Mezzavalle è interdetta, come le altre spiagge, da un’ordinanza della Sindaca; il concessionario dei servizi di pulizia e manutenzione delle spiagge di Portonovo e Mezzavalle, è incerto se rinunciare alla concessione, visti i rischi economici connessi all’evolversi della pandemia; riteniamo reale il rischio che la spiaggia resti interdetta in mancanza di un concessionario che possa garantire all’AC il mantenimento delle misure di contenimento del contagio; circolano sulla stampa locale prime ipotesi sull’accesso limitato e a pagamento (2 euro) alla spiaggia; la mia prima dichiarazione ai giornali locali evidenziava il fatto che se non c’era bisogno di interdire corso Garibaldi o di limitarne l’accesso, non si capiva perché ciò sarebbe dovuto avvenire a Mezzavalle, visto il rischio di assembramenti e quindi contagio per entrambe le situazioni in caso di assenza di controlli da parte delle Autorità; tramite altre dichiarazioni ai giornali il CML ipotizza la fattibilità di un pagamento ridotto (1 euro) per l’accesso alla spiaggia alfine di garantire quei servizi (bagnini, bagni, pulizia) in assenza dei quali, per via della possibile rinuncia del concessionario, Mezzavalle rischiava di rimanere interdetta. Abbiamo sbagliato? Può darsi, comunque si trattava di ipotesi e di ragionamenti fatti in buona fede in un momento molto incerto e difficile per tutti;
MAGGIO 2020: Il concessionario decide di proseguire la sua attività a Mezzavalle e Portonovo; cerchiamo di dialogare con lui e con l’AC; scompare la proposta di far pagare l’accesso in spiaggia ma rimane quella di limitare l’accesso per contenere i rischi di contagio e viene fuori quella di riservare posti della spiaggia libera agli albergatori; insieme ad altre associazioni e comitati emettiamo un comunicato stampa esprimendo la nostra totale contrarietà a questa ipotesi che rappresenta la privatizzazione delle spiagge libere già di ridottissime dimensioni ; stimiamo in 1.026 i posti utilizzabili a Mezzavalle (secondo le normative attuali e lo studio geologico dell’AC datato 2018 sui pericoli di frana che identifica 3 zone fruibili a Mezzavalle); otteniamo finalmente, insieme alle altre associazioni e comitati, un incontro online con la Sindaca che ci conferma la volontà di riservare “solo” 40 posti delle spiagge libere agli albergatori della baia, poi questo privilegio sarà allargato agli agriturismi, alberghi, B&B del Comune, e l’adozione di una app per la prenotazione dei posti in spiaggia identificabili tramite la sistemazione di stalli in legno distanziati secondo le misure anti covid. Dichiariamo che gli stalli costituiscono un deturpamento dell’ambiente naturale delle spiagge e uno spreco di denaro pubblico, che i frequentatori di una spiaggia libera sono abituati a mantenere le distanze e che, pur condividendo la necessità di limitare il numero degli accessi, siamo contrari all’uso degli stalli e dell’app; riteniamo che l’AC dovrebbe informare e sensibilizzare di più i fruitori della spiaggia, contando sulla loro responsabilità e capacità di autocontrollo. Secondo noi con i dovuti controlli in spiaggia, che da sempre chiediamo per il rispetto delle regole a tutela dell’ambiente naturale e della sicurezza dei frequentatori, sarebbero sufficienti a scongiurare il pericolo di contagio. Chiediamo comunque che le misure che la Sindaca intende adottare siano di carattere sperimentale e che siano valutate e discusse in un pubblico incontro a 2 settimane dell’inizio della loro applicazione; la Sindaca risponde che non è disposta a rivedere quanto deciso, se non per qualche piccolo aggiustamento.
GIUGNO 2020: giovedì 4 è entrata in fuzione l’app; nonostante l'allergia della Sindaca per il confronto e la condivisione con i cittadini, il Comitato Mezzavalle Libera sta segnalando alla società che ha sviluppato l'app tutti gli aspetti che non vanno e che, se non corretti, causeranno grosso disagio agli anconetani e ai turisti che vorranno frequentare la spiaggia. Per esempio, a differenza della versione in uso presso le spiagge private, non è possibile prenotare due stalli contigui per famiglie/amici che volessero recarsi in spiaggia insieme; non è possibile prenotare più di un giorno nel fine settimana, a prescindere dai posti rimasti disponibili; la prenotazione è giornaliera, quindi per esempio io e mia moglie che di solito andiamo la mattina presto nella spiaggia di Ramona e veniamo via verso le 11, occuperemo il posto per tutto il giorno, togliendolo ad altri che volessero andarvi dopo le 11. C’è chi propone di fare a meno dell’app, come avviene nel Comune di Numana dove chi arriva quando i posti in spiaggia sono esauriti attende che se ne liberi qualcuno per poter accedere; secondo me così cisarà il rischio di creare lunghe file sotto il sole, ma forse mi sbaglio.
Insomma non serve solo protestare, bisogna fare proposte alternative, se ce l’abbiamo, sperando che presto la diminuzione dei contagi permetta a tutti di goderci un’estate LIBERA da app, stalli e steward! Come già avviene per spiagge come il Passetto e Palombina, spiagge evidentemente, secondo la Sindaca, immuni dal pericolo di assembramenti e conseguente contagio,,,mah!
e come soprattutto è avvenuto martedì scorso 2 giugno a Mezzavalle dove le distanze sono state rispettate grazie alla responsabilità dei tanti frequentatori, senza bisogno di aiuti esterni.
Ora è urgente vederci tutti in assemblea, rispettando le distanze (sabato 13 in spiaggia a Mezzavalle?) e organizzare un incontro pubblico urgente per valutare le misure adottate dal Comune di Ancona, sia in considerazione dell’evoluzione del virus, sia perché siamo certi che saranno necessari importanti aggiustamenti.
Un caro saluto a tutte le amiche e tutti gli amici di Mezzavalle
Andrea Fantini
3 giugno 2020
2 giugno 2020
dalla pagina fb del Comitato Mezzavalle Libera:
29 maggio 2020
Lettera aperta di un cittadino anconetano:
Come cittadino anconetano mi sento di dire che oltre ad essere confuso e sfiduciato davanti alle scelte prese, prima dalla Regione Marche e poi dal sindaco di Ancona, ora mi sento anche molto arrabbiato. Per me è impossibile accettare, a questo punto, qualsiasi base ombrellone, l’app ed ogni esproprio anche minimo delle spiagge libere. Tutto è stato fatto senza una discussione aperta tra politica e cittadinanza.
Sono fortemente disorientato da scelte che sono in profonda antitesi tra loro: da una parte riaprire i confini regionali e nazionali (ciò vorrebbe dire che la situazione epidemia è sotto controllo) e dall'altra essere sottoposto a queste rigide regole che privano il cittadino della libertà (posso andare a trovare un mio amico caro a casa, ma non ci posso andare al mare insieme?)
Ritengo sia stato giusto e lodevole da parte delle associazioni cercare un dialogo con la politica, nonostante il risultato insoddisfacente. Come cittadino mi sento provocato, non posso accettare che in questo periodo di crisi economica per tutto il paese vengano spesi tutti quei soldi per cose a mio avviso inutili. Sarebbero potuti bastare i controlli, da parte di personale qualificato ed una convinta opera di informazione ed educazione civica.
Non posso accettare che ad un turista che alloggia nei carissimi alberghi della baia di Portonovo venga riservato un ombrellone sulla spiaggia libera togliendo così spazio ad un cittadino residente, magari meno facoltoso. Come cittadino mi sento in dovere di ribellarmi a queste regole e di non rispettarle! Chiaramente senza violenza, ma con una civile disobbedienza.
Ho assolutamente chiaro il concetto di distanziamento "fisico", che ho imparato ad osservare quotidianamente, ma rifiuto quello di distanziamento “sociale”, con cui purtroppo abbiamo imparato a convivere in questo brutto periodo per contrastare la diffusione di questo virus. Ho perso totalmente la fiducia nelle autorità pubbliche ed ora sta a loro riconquistarla, perché, fino a prova contraria, il popolo è sovrano.
Alessandro
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condividiamo in pieno!
avevamo anche proposto al Comune di chiudere del tutto le docce, in quanto superflue e di fatto impattanti sull'ambiente per via della tracimazione fintanto che le acque grigie finivano nela stessa fossa di quelle nere...ora hanno separato gli scarichi ma in effetti in epoca di siccità se ne potrebbe fare a meno.
Se sei d'accordo pubblichiamo la tua mail (omettendo il tuo indirizzo per garantire l'anonimato) nella prossima newsletter che sta per uscire.
A presto
A presto, ciao a tutti
La lettera è di buon senso ed attenzione civica.
I'idea di pubblicare la lettera è condivisibile, ma se si lascia una doccia per più di mille utenti, le code interminabili le avremo per tutta la stagione.
Non sprecare l'acqua è una cosa, creare un disservizio o un disagio voluto è un altra.
Come cittadino preferirei pagare 50 centesimi e autofinanziare le spese.
50 centesimi *1000 bagnanti*8 giorni al mese =
12 mila euro per soli 3 mesi di stagione.
Con questi soldi, negli anni, si potrebbe anche risistemare bagni, panchine e staccionate senza dover aspettare chi di mezza valle non gliene frega un c...
Ma si può sapere quanto spendono all'anno per quest'acqua e quanta se ne consuma?
Cordiali saluti
Corrado
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Il Comitato “Mezzavalle Libera” si è costituito spontaneamente, per libera adesione di un gruppo di cittadini, per difendere un interesse collettivo che stà a cuore a moltissime persone, vista la massiccia mobilitazione e la partecipazione riscossa: la tutela della spiaggia di Mezzavalle.
A seguito dell’approvazione del cosiddetto Piano di recupero ambientale Trave-Mezzavalle, adottato con delibera del Consiglio Comunale n. 137 del 16/09/2002 e definitivamente approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 80 del 17/06/2003, riteniamo che si voglia gradualmente stravolgere l’ambiente e le attuali modalità di libera e gratuita fruizione della spiaggia, nell’intento di promuovere il solo sfruttamento a fini turistici dell’area protetta e l’interesse economico di pochi.
A chi ci accusa di creare inutili allarmismi, rispondiamo solo di leggersi bene le delibere in questione con le relative Norme Tecniche Attuative (NTA).
Mezzavalle è l’ultima spiaggia libera e “selvaggia” rimasta nella Riviera del Conero, da sempre celebrata e frequentata per la sua bellezza quasi incontaminata.
Perché accettare passivamente quei cambiamenti, che farebbero di Mezzavalle una località balneare come tante altre? Attraverso lo strumento della petizione popolare abbiamo voluto sensibilizzare l’opinione pubblica, i cittadini e gli enti preposti alla tutela ambientale e del territorio, al fine di impedire quello che potrebbe diventare un vero scempio naturalistico.
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COSTITUZIONE DI COMITATO
A causa dell’approvazione del cosiddetto “Piano di recupero ambientale TRAVE-MEZZAVALLE”, adottato con delibera del Consiglio Comunale n.80 del 17/06/2003, volto a modificare l’attuale assetto della “spiaggia libera” di Mezzavalle per il suo maggior sfruttamento a fini turistici, non tenendo in alcun conto i frequentatori e gli estimatori, né l’impatto ambientale;
allo scopo di far ascoltare la propria voce riguardo a tutte le problematiche che affliggono l’ambiente, il litorale e la Città di Ancona;
nell’intento di contribuire attivamente alla risoluzione di dette questioni, collaborando con i rappresentanti comunali alla definizione di giuste politiche per una città più vivibile;
il giorno 02 del mese di aprile dell’anno 2004,
si riuniscono in assemblea i signori di seguito indicati:
NOME COGNOME INDIRIZZO
(omissis...)
i quali decidono di costituirsi in Comitato con la denominazione di:
“Mezzavalle Libera”
e fissano la propria sede in ANCONA, Via Cialdini n. 5 ,
c/o il sig. Claudio Molinelli.
Il Comitato è retto dal proprio Statuto, letto ed approvato all’unanimità dall’Assemblea, ed ivi allegato.
Il Comitato, come previsto dallo Statuto ex art.7, nomina la Commissione Paritetica nelle persone dei signori :
che accettano; indi, viene nominato
Portavoce CLAUDIO MOLINELLI che accetta;
Portavoce aggiunto ELEONORA MENGHINI che accetta;
Tesoriere SARA PELUCCHINI che accetta.
Tali cariche elettive, hanno durata annuale salvo revoca e/o modifica deliberate dall’Assemblea con le maggioranze prescritte dall’art. 7 del presente Statuto. L’eventuale rinuncia alla carica deve essere comunicata per iscritto alla Commissione Paritetica, che provvederà nei successivi 30 giorni dal ricevimento della stessa alla convocazione dell’Assemblea, ai sensi dell’art. 8 del presente Statuto, per deliberare sulla conseguente nomina.
La Commissione Paritetica, testé eletta, stabilisce in € 5,00 la quota associativa per l’anno 2004.
COMITATO “Mezzavalle libera”
STATUTO
ART. 1 - In ossequio all’art. 18 della Costituzione della Repubblica Italiana ed in conformità a quanto previsto dagli artt. 36 e seguenti del Codice Civile, è costituito un Comitato cittadino, con sede provvisoria ad Ancona presso
il sig. Claudio Molinelli, in Via Cialdini n. 5 - Ancona, teso alla tutela dell’ ambiente, del litorale anconetano e della spiaggia di Mezzavalle in particolare, nonché dei diritti civili e morali dei cittadini, che assume la denominazione di “Mezzavalle Libera”.
ART. 2 - Il Comitato non ha alcun fine di lucro e si costituisce su adesione a carattere volontario per l’esclusivo soddisfacimento di interessi collettivi.
ART. 3 - Il Comitato è assolutamente apartitico e nel suo ambito è vietata ogni attività e manifestazione a scopo di propaganda politica.
ART. 4 - Il Comitato nasce allo scopo di perseguire finalità di tutela ambientale, turistiche e ricreative non lesive dell’ambiente, socio-culturali, promuovere iniziative sportive ed artistiche, con l’intento di essere parte integrante nelle decisioni che riguardano direttamente e/o indirettamente la tutela dell’ambiente e del litorale, ma più ampiamente vuole inserirsi in un contesto che possa abbracciare tutte le problematiche della Città di Ancona, collaborando possibilmente con le autorità politiche ed amministrative.
A tal fine il Comitato intende cooperare con tutte quelle associazioni, comitati e gruppi di cittadini, che abbiano programmi ed obiettivi che possano accomunarci e che considerino la qualità della vita un bene prezioso da tutelare.
ART. 5 - Il numero di soci è illimitato.
Fanno parte del Comitato donne e uomini che condividano e che si impegnino a realizzare principi e scopi sui quali si fonda il presente Statuto, mettendo a disposizione gratuitamente la loro competenza ed opera.
ART. 6 - Chiunque intenda aderire come socio, potrà farlo in maniera libera e senza iscrizione alcuna, con l’unico obbligo di versare il contributo associativo, pena l’esclusione dal Comitato. Tale contributo verrà determinato annualmente dall’Assemblea, in funzione dei programmi e delle attività da svolgere.
Coloro che decidano di abbandonare il Comitato, dovranno comunicarlo per iscritto alla Commissione Paritetica. Il recedente non ha diritto al rimborso del contributo associativo annualmente versato.
ART. 7 - Tutti i soci del Comitato godono di uno stato paritario ed in Assemblea, a maggioranza assoluta dei presenti (50%+1), nominano:
• un Portavoce della Commissione Paritetica, che ha poteri di rappresentanza e di firma degli atti in nome e per conto del Comitato;
• un Portavoce Aggiunto, con funzioni di supplenza in caso di mancanza o di delega da parte del Portavoce stesso;
• un Tesoriere, che ha il compito di gestire le risorse finanziarie del Comitato, e di presentare all’Assemblea il bilancio consuntivo;
• una Commissione Paritetica, formata da nove membri, che segua da vicino tutti i problemi inerenti il Comitato ed i suoi scopi, con il compito di decidere le opportune attività di carattere esecutivo-gestionale da compiere sulla base dell’art. 4 del presente Statuto ed in attuazione delle decisioni deliberate dall’Assemblea.
ART. 8 - L’Assemblea è l’organo sovrano del Comitato e si riunisce quante volte la Commissione lo ritenga necessario, quando ne sia fatta richiesta da almeno un quinto degli associati e comunque almeno una volta l’anno.
La convocazione avviene mediante comunicazione via e-mail, sms o telefonata anche fino a quarantotto ore prima, con l’indicazione della data, dell’ora, del luogo e dell’ordine del giorno.
L’assemblea è valida con la partecipazione di almeno la metà degli associati, in prima convocazione, o di almeno dieci associati, in seconda convocazione; in entrambi i casi sono comprese le deleghe scritte e non più di due per ogni partecipante.
L’Assemblea, sempre a maggioranza assoluta dei presenti, oltre a quanto previsto dall’art.7:
a) Delibera su tutti gli oggetti, riservati alla sua competenza dal presente Statuto, attinenti alla gestione del Comitato e sottoposti al suo esame dalla Commissione, nonché su tutte le questioni direttamente e/o indirettamente connesse al perseguimento delle finalità di cui al presente Statuto;
b) Approva il bilancio consuntivo;
c) Approva gli eventuali regolamenti e modifiche del presente Statuto;
d) Delibera sulla nomina e/o revoca e/o modifica dei membri della Commissione Paritetica;
e) Decide lo scioglimento del Comitato in conformità alla legge.
ART. 9 - L’Assemblea è presieduta dal Portavoce ed in sua assenza dal Portavoce Aggiunto o dalla persona designata dall’Assemblea stessa.
La nomina del Segretario dell’Assemblea è fatta dal Portavoce.
Il Portavoce può delegare i propri poteri al Portavoce Aggiunto o al Tesoriere.
In caso di impedimento e/o assenza, le mansioni del Portavoce vengono esercitate dal Portavoce Aggiunto e, in caso di assenza e/o impedimento di quest’ultimo da uno dei membri della Commissione Paritetica designato dalla Commissione stessa.
ART. 10 – La Commissione Paritetica, formata da nove membri, è convocata dal Portavoce ogni volta vi sia la necessità di attuare le decisioni deliberate dall’ Assemblea, oppure quando venga richiesto da almeno sette associati.
Le sedute sono valide quando intervenga la maggioranza dei componenti.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti.
Se viene meno la maggioranza dei membri, quelli rimasti in carica debbono convocare l’Assemblea perché provveda alla sostituzione dei mancanti.
ART. 11 - Le spese di gestione del Comitato vengono attinte dal fondo comune, costituito da contributi volontari degli associati e non, da utili derivanti da attività di ogni specie del Comitato stesso, da liberalità di beni o denaro provenienti da terzi.
In caso di scioglimento del Comitato i beni in denaro residui verranno devoluti in beneficenza; eventuali beni mobili e/o immobili messi a disposizione da alcuno dei membri per il perseguimento delle finalità di cui al presente Statuto, verranno agli stessi restituiti.
ART. 12 - Per quanto non espressamente contemplato dal presente Statuto, valgono le norme del Codice Civile e le leggi vigenti in materia.
Per tutte le norme non previste dalle leggi e dallo Statuto, valgono le decisioni prese dall’Assemblea a maggioranza assoluta dei partecipanti.
ART. 13 - PRIVACY I sottoscrittori firmatari sono a conoscenza del fatto che i propri dati personali saranno trattati, ai sensi dell’art. 22 della L. 32.12.1996 n. 675 e dell’art. 13 D.lgs 196/2003, per le finalità proprie perseguite dal Comitato e per le finalità collegate. Sono altresì informati del loro diritto, in forza del’art. 13 L. 675/96, di ottenere la conferma dell’esistenza di tali dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima, il blocco, l’aggiornamento, la rettificazione o l’integrazione dei medesimi, nonché della facoltà di opporsi gratuitamente al trattamento dei dati. Sono altresì informati del fatto che il titolare dei dati è il COMITATO “MEZZAVALLE LIBERA”
Ancona, lì 02 aprile 2004
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Lettere al Comitato Conteggio articoli: 4
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